Parlare della salute dei nostri denti e del nostro cavo orale è importante: accade infatti che questi aspetti vengano messi in secondo piano, tanto che si corre dal dentista quando la soglia di sopportazione del dolore è ormai al limite.

In realtà il nostro organismo ci lancia sempre dei segnali che però spesso non siamo in grado di cogliere come reali campanelli d’allarme. Se parliamo di cavità orale, ad esempio, il sanguinamento delle gengive durante lo spazzolamento è uno di questi. Il presentarsi di questo fenomeno significa che è in corso un’infiammazione acuta delle gengive, causata nella maggior parte dei casi dal cattivo controllo della placca, e quindi dalle cattive abitudini di igiene orale quotidiana.

La patologia ora descritta viene definita gengivite: sulla superficie dei denti si forma la placca, deposito e aggregazione di batteri incolore e appiccicoso che denota un processo inarrestabile, passibile di controllo per mezzo di spazzolino, filo interdentale e scovolini, tutti presidi di igiene orale quotidiana. Quando questi vengono utilizzati in maniera scorretta, i batteri continuano indisturbati a proliferare aumentando di numero, e iniziando a produrre delle sostanze che risultano tossiche per i tessuti adiacenti.

I cinque segni che ci permettono di riconoscere questa problematica sono: arrossamento, dolore, calore, gonfiore, alterazione funzionale. Il sanguinamento è una manifestazione ulteriore che ci dovrebbe far capire che qualche passaggio è stato trascurato.

La gengivite indica dunque un’infiammazione acuta dolorosa e molto fastidiosa che però può essere completamente debellata con una perfetta ricostituzione della salute orale, atteso che non viene intaccato l’apparato di sostegno dei denti. E per quanto riguarda la prevenzione, è possibile impedirne la verificazione? Certamente, con una corretta pulizia quotidiana dei denti mediante spazzolino (elettrico o manuale), filo interdentale e scovolini delle misure adeguate. Fondamentali sono poi i richiami ed i controlli periodici dal dentista e dall’igienista dentale.

Scritto da Federica Colussi.

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